LEGGE ARGENTINA SULL’IDENTITÀ DI GENERE 2012
Traduzione di Mirella Izzo (art. 12-15 a cura di Gabriella Friso – Certi Diritti)
IDENTITA’ DI GENERE Legge 26.743 Sancisce il diritto all’identità di genere degli individui.
Approvata: 9 Maggio del 2012 Promulgata: 23 Maggio 23 del 2012
Articolo 1 – Il diritto alla identità di genere.
Ogni persona ha diritto:
a) al riconoscimento della propria identità di genere;
b) Al libero sviluppo della sua persona in base alla propria identità di genere;
c) Ad essere trattata in conformità con la propria identità di genere, e in particolare, di essere identificata in questo modo attraverso gli strumenti che dimostrano la propria identità rispetto al nome usato, immagine e sesso con cui si è registrata.
Articolo 2 – Definizione.
Per identità di genere si intende l’esperienza domestico individuale e di genere di come ogni persona si sente, che potrebbe non corrispondere con il sesso assegnato alla nascita, compreso il senso personale del corpo. Ciò può comportare la modifica di aspetto fisico o di una modificazione mediante strumenti farmacologici, chirurgici o altro, purché sia liberamente scelta. Essa comprende anche altre espressioni di genere, come l’abbigliamento,
il modo di parlare e di gesticolare/muoversi.
Articolo 3 – Esercizio.
Chiunque può chiedere la correzione della registrazione di sesso, e il cambiamento del nome e della propria immagine se non coincide con l’auto-percepita identità di genere.
Articolo 4 – Requisiti.
Ogni richiedente la correzione della registrazione del sesso, del cambiamento di nome e dell’immagine, secondo la legge attuale, deve rispettare i seguenti requisiti:
1. Avere almeno diciotto (18) anni di età, salvo quanto previsto dall’articolo 5 della presente legge.
2. Presentare all’Ufficio Anagrafe (Registro Nazionale delle persone. Ndt) o a loro funzionari, una richiesta con riferimento a questa legge in cui richiede la sostituzione della registrazione del certificato di nascita con i nuovi dati per l’identità nazionale, conservando il numero originale dell’atto.
3. Esprimere il nuovo nome scelto per la registrazione.
In nessun caso potrà essere richiesto (per il suddetto cambio di sesso e nome. Ndt) un intervento chirurgico di riassegnazione totale o parziale, o pretendere terapie ormonali o trattamento psicologico o medico.
Articolo 5 – Minori.
Per quanto riguarda le persone minori dei diciotto (18) anni di età l’applicazione della procedura di cui L’articolo 4 è demandata ai loro rappresentanti legali dopo espresso consenso del bambino, tenendo conto della progressiva capacità e intendimento del bambino così come disposto dalla Convenzione sui diritti del fanciullo e la Legge 26.061, e avranno diritto ad una protezione completa dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Anche il minore deve essere assistito da un avvocato per il bambino ai sensi dell’articolo 27 della legge 26.061.
Qualora, per qualsiasi motivo, non si è in grado di ottenere il consenso di nessuno dei rappresentanti legali del minore, sarà possibile ricorrere al giudizio abbreviato del tribunale per i minori, tenendo conto dei principi di capacità progressiva e di interesse del bambino/a, in base alle disposizioni della Convenzione sui diritti del fanciullo e la Legge 26,061 di protezione integrante dei diritti dei bambini e degli adolescenti.
Articolo 6 – Passaggio.
Raggiunti i requisiti di cui agli articoli 4 e 5, il funzionario pubblico, senza alcuna formalità in sede giudiziaria o amministrativa notifica la rettifica del sesso e cambio di nome per l’anagrafe della giurisdizione dove è situato il certificato di nascita e stabilisce di procedere ad emetterne un nuovo conforme ai cambiamenti, ed emettere un nuovo documento di identità nazionale che riflette la corretta registrazione del sesso e del nuovo nome di battesimo. E’ vietato ogni riferimento alla presente legge nel certificato di nascita e ogni riferimento al cambiamento dei dati nel documento d’identità.
La procedura per la registrazione di rettifica ai sensi della presente legge è gratuita, personale e non richiede l’intermediazione di qualsiasi gestore o avvocato.
Articolo 7 – Effetti.
Gli effetti del cambio di sesso e di rettifica del nome, ai sensi della presente legge, sono applicati, nei confronti di terzi, dal momento della registrazione.
La correzione non modificherà la titolarità dei diritti e obblighi di legge che potrebbe corrispondere alla persona precedentemente al cambio effettuato nel Registro, o le relazioni di diritto di famiglia proprio in tutti i suoi ordini e gradi, che rimangono immutabili, compresa l’adozione.
In ogni caso sarà rilevante, per l’identificazione della persona il numero del documento nazionale di identità della persona, al di là del nome o l’aspetto morfologico della persona.
Articolo 8 –
La corretta registrazione ai sensi della presente legge, una volta eseguita, può essere ulteriormente modificata solo con autorizzazione del giudice.
Articolo 9 – Riservatezza.
Hanno accesso al solo certificato di nascita chi ha dato l’autorizzazione originaria che e il titolare o altri solo dietro motivato ordine scritto dal tribunale.
Non è possibile, in ogni caso, pubblicizzare i dati della registrazione del cambio di sesso e nome, salvo autorizzazione del titolare dei dati.
Sarà omessa la pubblicazione sui giornali dell’avvenuto cambio, di cui all’articolo 17 della legge 18.248.
Articolo 10 – Notifiche.
Il Registro Nazionale della relazione Persone informerà del cambiamento di identità nazionale al Registro Nazionale A seguito, la Segreteria del registro elettorale per la correzione delle liste elettorali e le agenzie statutariamente determinate, e comprendono coloro che possono avere informazioni su esistenti misure precauzionali per conto della persona interessata.
Articolo 11 – Diritto di libero sviluppo personale.
Tutte le persone maggiorenni (18 anni) potranno, conformemente all’articolo 1 della presente legge e al fine di garantire l’integrità del proprio stato di salute, accedere ad interventi chirurgici totali e/o parziali integrati con terapia ormonale per adeguare il proprio corpo, inclusi i genitali, alla propria identità di genere auto percepita, senza la necessità di richiedere autorizzazioni giudiziarie o amministrative.
Per accedere al trattamento ormonale non sarà necessario esprimere la volontà di interventi di riassegnazione chirurgica genitale totale o parziale. In ambo i casi sarà richiesto, unicamente, il consenso informato della persona.
Nel caso di minori varranno i principi e requisiti stabiliti nell’articolo 5 per ottenere il consenso informato.
Nonostante quanto sopra esposto, l’ottenimento dell’intervento chirurgico totale o parziale. dovrà avere, inoltre, il consenso dell’autorità giudiziaria competente per giurisdizione, la quale dovrà esprimersi sui principi di capacità decisionale progressiva del minore, nell’interesse superiore del bambino o della bambina e in accordo con la Convenzione sui diritti del fanciullo e con la legge 26.061 di protezione integrale sui diritti delle bambine, bambini e adolescenti.
L’autorità giudiziaria dovrà esprimersi entro sessanta (60) giorni dall’applicazione di conformità.
Gli operatori del sistema sanitario pubblico, sia statali, privati devono garantire su base continuativa tutti i diritti che la legge riconosce.
Tutti gli interventi per la salute di cui al presente articolo sono inclusi nel Piano sanitario obbligatorio, o sostituti, conformemente al regolamento nella parte in cui disciplina l’autorità esecutiva.
Articolo 12 – Trattamento dignitoso.
Si dovrà rispettare l’identità di genere adottata dalle persone, specialmente da bambine, bambini e adolescenti, che utilizzano un nome proprio diverso da quello contenuto nella loro carta nazionale identità. Alla loro sola richiesta, il nome proprio adottato dovrà essere utilizzato per la citazione, la registrazione, la cartella, chiamata e qualsiasi altra situazione o servizio, tanto negli ambiti pub-blici che privati. Quando la natura della situazione renderà necessario registrare le informazioni nella carta naziona-le d’identità, si utilizzerà un sistema che combina le iniziali del nome, il cognome completo, giorno e anno di nascita e numero di documento e si aggiungerà il nome proprio scelto per ragioni d’identi-tà di genere richiesto dell’interessato/a. In quelle circostanze in cui la persona deve essere nominata in pubblico, si dovrà utilizzare solo il nome proprio scelto che rispetta l’identità di genere adottata.
Articolo 13 – Applicazione.
Qualsiasi normativa, regolamento o procedura devono rispettare il diritto umano alla identità di ge-nere delle persone. Nessuna normativa, regolamento o una procedura potrà limitare, restringere, e-scludere o sopprimere l’esercizio del diritto alla identità di genere delle persone, le normative si devono interpretare ed applicate sempre a favore dell’accesso al medesimo (diritto).
Articolo 14
Si abroga il comma 4 dell’articolo 19 della legge 17.132.
Articolo 15.
Comunicarsi al Potere Esecutivo Nazionale.
Dio salvi il Presidente.
APPROVATO DALLA SEZIONE DEL CONGRESSO ARGENTINO, IN BUENOS AIRES AL GIORNO 9 DEL MESE DI MAGGIO DELL’ANNO 2012.
— REGISTRADA SOTTO IL Nº 26.743 —
AMADO BOUDOU. — JULIAN A. DOMINGUEZ. — Gervasio Bozzano. — Juan H. Estrada.
TESTO ORIGINALE:
IDENTIDAD DE GENERO Ley 26.743 Establécese el derecho a la identidad de género de las personas. Sancionada: Mayo 9 de 2012 Promulgada: Mayo 23 de 2012
El Senado y Cámara de Diputados de la Nación Argentina reunidos en Congreso, etc. sancionan con fuerza de Ley:
ARTICULO 1º — Derecho a la identidad de género. Toda persona tiene derecho: a) Al reconocimiento de su identidad de género; b) Al libre desarrollo de su persona conforme a su identidad de género;
5
c) A ser tratada de acuerdo con su identidad de género y, en particular, a ser identificada de ese mo-do en los instrumentos que acreditan su identidad respecto de el/los nombre/s de pila, imagen y sexo con los que allí es registrada. ARTICULO 2° — Definición. Se entiende por identidad de género a la vivencia interna e indivi-dual del género tal como cada persona la siente, la cual puede corresponder o no con el sexo asi-gnado al momento del nacimiento, incluyendo la vivencia personal del cuerpo. Esto puede involu-crar la modificación de la apariencia o la función corporal a través de medios farmacológicos, qui-rúrgicos o de otra índole, siempre que ello sea libremente escogido. También incluye otras expre-siones de género, como la vestimenta, el modo de hablar y los modales. ARTICULO 3º — Ejercicio. Toda persona podrá solicitar la rectificación registral del sexo, y el cambio de nombre de pila e imagen, cuando no coincidan con su identidad de género autopercibida. ARTICULO 4º — Requisitos. Toda persona que solicite la rectificación registral del sexo, el cam-bio de nombre de pila e imagen, en virtud de la presente ley, deberá observar los siguientes requisi-tos: 1. Acreditar la edad mínima de dieciocho (18) años de edad, con excepción de lo establecido en el artículo 5° de la presente ley. 2. Presentar ante el Registro Nacional de las Personas o sus oficinas seccionales correspondientes, una solicitud manifestando encontrarse amparada por la presente ley, requiriendo la rectificación registral de la partida de nacimiento y el nuevo documento nacional de identidad correspondiente, conservándose el número original. 3. Expresar el nuevo nombre de pila elegido con el que solicita inscribirse. En ningún caso será requisito acreditar intervención quirúrgica por reasignación genital total o par-cial, ni acreditar terapias hormonales u otro tratamiento psicológico o médico. ARTICULO 5° — Personas menores de edad. Con relación a las personas menores de dieciocho (18) años de edad la solicitud del trámite a que refiere el artículo 4º deberá ser efectuada a través de sus representantes legales y con expresa conformidad del menor, teniendo en cuenta los principios de capacidad progresiva e interés superior del niño/a de acuerdo con lo estipulado en la Convención sobre los Derechos del Niño y en la Ley 26.061 de protección integral de los derechos de niñas, niños y adolescentes. Asimismo, la persona menor de edad deberá contar con la asistencia del abo-gado del niño prevista en el artículo 27 de la Ley 26.061. Cuando por cualquier causa se niegue o sea imposible obtener el consentimiento de alguno/a de los/as representantes legales del menor de edad, se podrá recurrir a la vía sumarísima para que los/as jueces/zas correspondientes resuelvan, teniendo en cuenta los principios de capacidad progre-siva e interés superior del niño/a de acuerdo con lo estipulado en la Convención sobre los Derechos del Niño y en la Ley 26.061 de protección integral de los derechos de niñas, niños y adolescentes. ARTICULO 6° — Trámite. Cumplidos los requisitos establecidos en los artículos 4° y 5°, el/la o-
6
ficial público procederá, sin necesidad de ningún trámite judicial o administrativo, a notificar de o-ficio la rectificación de sexo y cambio de nombre de pila al Registro Civil de la jurisdicción donde fue asentada el acta de nacimiento para que proceda a emitir una nueva partida de nacimiento aju-stándola a dichos cambios, y a expedirle un nuevo documento nacional de identidad que refleje la rectificación registral del sexo y el nuevo nombre de pila. Se prohíbe cualquier referencia a la pre-sente ley en la partida de nacimiento rectificada y en el documento nacional de identidad expedido en virtud de la misma. Los trámites para la rectificación registral previstos en la presente ley son gratuitos, personales y no será necesaria la intermediación de ningún gestor o abogado. ARTICULO 7° — Efectos. Los efectos de la rectificación del sexo y el/los nombre/s de pila, reali-zados en virtud de la presente ley serán oponibles a terceros desde el momento de su inscripción en el/los registro/s. La rectificación registral no alterará la titularidad de los derechos y obligaciones jurídicas que pu-dieran corresponder a la persona con anterioridad a la inscripción del cambio registral, ni las prove-nientes de las relaciones propias del derecho de familia en todos sus órdenes y grados, las que se mantendrán inmodificables, incluida la adopción. En todos los casos será relevante el número de documento nacional de identidad de la persona, por sobre el nombre de pila o apariencia morfológica de la persona. ARTICULO 8° — La rectificación registral conforme la presente ley, una vez realizada, sólo podrá ser nuevamente modificada con autorización judicial. ARTICULO 9° — Confidencialidad. Sólo tendrán acceso al acta de nacimiento originaria quienes cuenten con autorización del/la titular de la misma o con orden judicial por escrito y fundada. No se dará publicidad a la rectificación registral de sexo y cambio de nombre de pila en ningún ca-so, salvo autorización del/la titular de los datos. Se omitirá la publicación en los diarios a que se re-fiere el artículo 17 de la Ley 18.248. ARTICULO 10. — Notificaciones. El Registro Nacional de las Personas informará el cambio de documento nacional de identidad al Registro Nacional de Reincidencia, a la Secretaría del Registro Electoral correspondiente para la corrección del padrón electoral y a los organismos que reglamen-tariamente se determine, debiendo incluirse aquéllos que puedan tener información sobre medidas precautorias existentes a nombre del interesado. ARTICULO 11. — Derecho al libre desarrollo personal. Todas las personas mayores de diecio-cho (18) años de edad podrán, conforme al artículo 1° de la presente ley y a fin de garantizar el goce de su salud integral, acceder a intervenciones quirúrgicas totales y parciales y/o tratamientos inte-grales hormonales para adecuar su cuerpo, incluida su genitalidad, a su identidad de género auto-percibida, sin necesidad de requerir autorización judicial o administrativa. Para el acceso a los tratamientos integrales hormonales, no será necesario acreditar la voluntad en la intervención quirúrgica de reasignación genital total o parcial. En ambos casos se requerirá, única-
7
mente, el consentimiento informado de la persona. En el caso de las personas menores de edad regi-rán los principios y requisitos establecidos en el artículo 5° para la obtención del consentimiento in-formado. Sin perjuicio de ello, para el caso de la obtención del mismo respecto de la intervención quirúrgica total o parcial se deberá contar, además, con la conformidad de la autoridad judicial competente de cada jurisdicción, quien deberá velar por los principios de capacidad progresiva e in-terés superior del niño o niña de acuerdo con lo estipulado por la Convención sobre los Derechos del Niño y en la Ley 26.061 de protección integral de los derechos de las niñas, niños y adolescen-tes. La autoridad judicial deberá expedirse en un plazo no mayor de sesenta (60) días contados a partir de la solicitud de conformidad. Los efectores del sistema público de salud, ya sean estatales, privados o del subsistema de obras so-ciales, deberán garantizar en forma permanente los derechos que esta ley reconoce. Todas las prestaciones de salud contempladas en el presente artículo quedan incluidas en el Plan Médico Obligatorio, o el que lo reemplace, conforme lo reglamente la autoridad de aplicación. ARTICULO 12. — Trato digno. Deberá respetarse la identidad de género adoptada por las perso-nas, en especial por niñas, niños y adolescentes, que utilicen un nombre de pila distinto al consigna-do en su documento nacional de identidad. A su solo requerimiento, el nombre de pila adoptado de-berá ser utilizado para la citación, registro, legajo, llamado y cualquier otra gestión o servicio, tanto en los ámbitos públicos como privados. Cuando la naturaleza de la gestión haga necesario registrar los datos obrantes en el documento na-cional de identidad, se utilizará un sistema que combine las iniciales del nombre, el apellido com-pleto, día y año de nacimiento y número de documento y se agregará el nombre de pila elegido por razones de identidad de género a solicitud del interesado/a. En aquellas circunstancias en que la persona deba ser nombrada en público deberá utilizarse única-mente el nombre de pila de elección que respete la identidad de género adoptada. ARTICULO 13. — Aplicación. Toda norma, reglamentación o procedimiento deberá respetar el derecho humano a la identidad de género de las personas. Ninguna norma, reglamentación o proce-dimiento podrá limitar, restringir, excluir o suprimir el ejercicio del derecho a la identidad de géne-ro de las personas, debiendo interpretarse y aplicarse las normas siempre a favor del acceso al mi-smo. ARTICULO 14. — Derógase el inciso 4° del artículo 19 de la Ley 17.132. ARTICULO 15. — Comuníquese al Poder Ejecutivo Nacional. DADA EN LA SALA DE SESIONES DEL CONGRESO ARGENTINO, EN BUENOS AIRES, A LOS NUEVE DIAS DEL MES DE MAYO DEL AÑO DOS MIL DOCE.
— REGISTRADA BAJO EL Nº 26.743 —
AMADO BOUDOU. — JULIAN A. DOMINGUEZ. — Gervasio Bozzano. — Juan H. Estrada.