un intervento di Mirella Izzo che volentieri ospitiamo. Link originale dal blog De/Generi
DI ESPORRE UNA
del 3 settembre p.v.
Malta ha, dal 2014, una legge sui matrimoni omosessuali parificati ed anche la più avanzata legge al mondo (insieme all’Argentina) sul diritto alla propria Identità di Genere autodeterminata.
Malta è un paese che appartiene alla stessa nostra “comunità” chiamata Unione Europea… ed appare a noi, popolo italiano, una realtà talmente estranea, da sembrare extraterrestre.
Non mi sfugge che, a causa della tradizione cattolica, Malta sia anche e contemporaneamente, un paese in cui è ancora illegale l’aborto e non mi sfugge che da un punto di vista femminista, Malta non sia certo da prendere ad esempio.
E’ però evidente che solo dal 2013 Malta è governata da un partito Laburista e che queste due legislazioni su matrimoni omosessuali e diritto all’Identità di Genere autodeterminata (transgender, gender variant, gender queer e, per come è strutturata la legge locale, anche intersessuali) sono state approvate entrambe tra il 2014 e il 2015 e che, quasi certamente, faranno da traino per una regolamentazione anche dell’aborto.
Spesso, in altri paesi, le leggi su Divorzio e Aborto sono state precursore di leggi avanzate su omosessualità e Identità di Genere, quindi, se per una volta accadesse il contrario, non ci sarebbe da gridare allo scandalo.
Fatico a credere che un Governo che ha approvato leggi “modello” su questi temi voglia a lungo passare come uno tra i pochi che non regola la pur – spesso – drammatica situazione dell’Aborto.
Corte Costituzionale (timidamente) sulle Unioni Civili/Matrimonio tra persone dello stesso sesso e Corte di Cassazione (a voce alta) sul diritto all’Identità di Genere (transgender e intersessuali) si sono espresse chiaramente proprio negli stessi anni in cui a Malta le leggi le facevano.
Una recente Risoluzione UE qualifica la legge di Malta sull’Identità di Genere, come un modello per tutti gli altri Paesi della Comunità.
Peccato che la politica sia capace di essere sorda anche di fronte alla Giustizia Italiana e persino Europea (per cui paga penali ogni anno con i soldi rubati, questi si, a tutti i cittadini).
Uno Stato non lo si può mettere in “galera” (peraltro un metodo barbaro nel 99% dei casi per “redimere” chi sbaglia) e allora gli si impongono penali su penali.
Vorrei lanciare da questo blog un po’ abbandonato
un appello:
CITTADINI (E CHI E’ IN ATTESA).
ETEROSESSUALI, BISESSUALI, OMOSESSUALI, TRANSGENDER (TRANSESSUALI), INTERSESSUATI (ed altro)
DATE UN SEGNO DI DISGUSTO VERSO LA POLITICA ITALIANA
INCAPACE DI RISOLVERE CON DIGNITA’ I DIRITTI CIVILI DI ALCUNE MINORANZE
CHE SONO VOSTRI VICINIDI CASA, COLLEGHI,
FIGLI E FIGLIE, MADRI E PADRI, ZII E ZIE, AMICI ED AMICHE
O CHE VEDETE SOLO DI NOTTE SUI MARCIAPIEDI DELLE STRADE
RIDOTTE A CONDIZIONI DI SEMI SCHIAVITU’
CUI SI SOMMA L’ASSENZA DI DIRITTI PER LA CONDIZIONE DI GENERE ALLA OBBLIGATA CLANDESTINITA’
SENZA POSSIBILITA’ DI INSERIMENTO SOCIALE
MANIFESTIAMO
CON UN SEGNO PICCOLO MA TANGIBILE DALLE FINESTRE E DAI TERRAZZI DELLE VOSTRE CASE.
IL GIORNO 3 SETTEMBRE 2015 STENDETE UNA BANDIERA O DUE T-SHIRT
O QUELLO CHE LA FANTASIA VI SUGGERISCE
CON I COLORI AFFIANCATI DELLA BANDIERA DI MALTA.
PER UN GIORNO NON STENDETE ALTRO O FATELO IN UNA FINESTRA A PARTE, POSSIBILMENTE VISIBILE DALLA STRADA.
APPENDETE DUE FAZZOLETTI BIANCHI E ROSSI SULLE VOSTRE MOTO, AUTO, MEZZI DI TRASPORTO, ATTACCATE DUE ADESIVI, DI CUI UNO COLORATO IN ROSSO SULLE VOSTRE BORSE E BORSELLI…
DATE SEGNO DI PENSARE CHE NON VOLETE CITTADINI DI SERIE A E SERIE Z
SOLO PERCHE’ SONO DIFFERENTI DA VOI NELL’ORIENTAMENTO SESSUALE O NELL’IDENTITA’ DI GENERE SESSUALE…
ORGANIZZAZIONI E ASSOCIAZIONI LGBTQI
FATE VOSTRO QUESTO APPELLO E LANCIATELO ATTRAVERSO I VOSTRI MEDIA E CON LE VOSTRE FORZE.
NON E’ DAVVERO TIFARE CONTRO LA SQUADRA ITALIANA DI CALCIO MA E’ DARE UNA RAPPRESENTAZIONE DI PROTESTA VERSO LO STATO ITALIANO, I GOVERNI ITALIANI, CHE RIFIUTANO OGNI LEGISLAZIONE CIVILE E CERCANO DI DETURPARE LE POCHE INIZIATIVE (COMUNQUE ARRETRATE RISPETTO AD ALTRI PAESI) COME E’ IL CASO DELLA PROPOSTA DI LEGGE CIRINNA’.
LOTTIAMO PER PARI DIRITTI E PARI DOVERI
QUANDO A DIFFERENZIARCI NON SONO COMPORTAMENTI
CHE VIOLANO LEGGI MA RAPPRESENTANO LA SFERA INDIVIDUALE
CHE NESSUNO STATO DOVREBBE DIFFERENZIARE
COME VALORE O DISVALORE
Grazie
Mirella Izzo
Genova 01/09/2015