Apprendo con grande dolore la dipartita di Mirella Izzo una grande personalità nel variegato mondo dei movimenti LGBTQX+ autrice del libro “Oltre le gabbie dei generi – Il Manifesto Pangender” a cui si è liberamente ispirata la nostra ODV Rainbow Pangender Pansessuale Liguria.
sue sone le frasi del nostro statuto
” Finalita dell’associazione è la promozione della libertà di espressione di tutte le Identità di Genere, di tutti i “gusti” che differiscono dagli Stereotipi di Genere riferiti alle appartenenze sessuali e agli Orientamenti Affettivi e Sensuali tra adulti consenzienti e quindi riguarda chiunque a prescindere dal proprio posizionamento identitario e affettivo ritenga di essere parte di un disegno più ampio rispetto alle libertà di espressione individuale. In particolare la concezione pangender e pansessuale vuole sostituire una concezione sommatoria del movimento lgbtqia con una concezione inclusiva rappresentativa delle persone che ad oggi si definiscono in via esemplificativa: gay, lesbiche, bisessuali, eterosessuali, pansessuali, transgender (include la definizione transessuali), crossdresser, queer, intersessuali, genderqueer, agender, asessuali, two spirits ed altre eventuali e che non intendano più rappresentare la propria identità di genere e sessuale come un valore rispetto ad altri posizionamenti “.
Ho conosciuto Mirella nei primi anni 2000, quando militavo nell’ associazione non affiliata ad Arcigay “l’isola che non c’è “ prima e poi da presidente dell’ effimera ma poderosa associazione Liberi.Tutti e lei era presidente di Crisalide ARCI Trans, divenuta presto #Crisalideazionetrans con cui dividevamo la sede presso una sezione del PCI (poi PDS poi PD) in corso Torino.
Ricordo che insieme ad altre organizzazioni, come CGIL Nuovi Diritti e L’isola che non c’è, organizzavamo le feste #Pride al Centro Sociale Zapata Genova nei primi anni 2000. Ricordo i suoi atteggiamenti a volte prevaricatori “da maschio” a volte accoglienti e sensibili da “donna”.
Era difficile stare al suo passo, acuta osservatrice della realtà non faceva sconti all’impegno preso, forte dal fatto che “il progresso è fatto dalle persone irragionevoli” che non si adattano alla realtà”.
Insieme abbiamo partecipato a convegni e manifestazioni, per anni allestivamo alle feste dell’Unità alla Fiera di Genova, lo stand del Villaggio GLBT(allora si diceva così, solo dopo per cavalleria si è dato precedenza alle donne e incluso anche altre minoranze sessuali e affettive) .
Mirella sapeva metterci in disscussione con uno sguardo, una domanda, un’osservazione spiazzante e per questo era amata e odiata da tant*-.
Mirella quindi è stata una persona importante per le nostre vite e per la mia in particolare. Era difficile stare al suo passo, eravamo tutti dei nani e nane di fronte alla sua acuta intelligenza che analizzava tutto con occhi privi di stereotipi e pregiudizi.
Prima di lei , a Genova la narrazione delle persone Trans era quella delle foto di Lisetta Carmi nel libro “I Travestiti”, persone emarginate, ferite, escluse che andavano a testa bassa, la prostituzione come unico sostentamento. Lei ha saputo prevedere e raccontare una altra realtà, fatta di lotta a testa alta per la dignità , l’ autodeterminazione e la libertà dagli impedimenti all’autoaffermazione.
Donna Trans di grande passione e grande intelligenza, scrittrice di notevoli saggi, sempre in cerca della verità oltre gli stereotipi, ha esplorato il significato più profondo dell’essere una “gendernauta”,cioè quello che adesso si definisce “liquid” abbattendo stereotipi e barriere culturali.
Uno degli ultimi incontri, La ricordo alle prime riunioni del coordinamento, con l’aria della vecchia saggia alla ricerca di persona a cui lasciare la delega per continuare a lottare, ben consapevole che, nonostante i progressi fatti, la strada per il pieno riconoscimento dei diritti e del rispetto di Tutt* era ancora lunga.
Soffriva da tempo, non la sentivo da 2 anni, quando aveva deciso di abbandonare la militanza per dedicarsi alla meditazione e alla ricerca interiore.
Che la terra ti sia lieve e il ricordo imperituro.
Addio Mirella, ti ritroveremo nei libri che aprono le menti, nelle lotte delle donne, di tutte le donne, biologiche e non, nella rivolta delle persone oppresse, nei sogni che inseguiamo al di là dell’arcobaleno.
Santo Balastro
Rainbow Pangender Pansessuale GAYNET Liguria
Aderente al Liguria Pride e al #CoordinamentoLiguriaRainbow