Negli USA è iniziata la Petizione per boicottare il film Stonewall 2015, di cui, per ora, si conosce solo un trailer e le dichiarazioni del regista. Nel trailer si vede un ragazzo bianco e “cis”. protagonista del film e scene della famosa rivolta di Stonewall (che ha dato vita a tutti i Pride del mondo) avvenuta all’interno del locale Stonewall Inn. E’ noto che il locale era frequentato da categorie ben precise di persone: Latinos, Nere di etnia e Transgender, Drag Queen, Lesbiche Dyke e Gay. In quegli anni negli USA era proibito dare da bere alcolici a chiunque fosse Gay (dove, allora, con Gay includevano lesbiche, trans e quant’altro difforme di Identità di Genere e Orientamento Sessuale). Fu proprio un controllo della polizia a scatenare la rivolta. Una rivolta che, chi l’ha vissuta, non ha dubbi nell’aver visto come protagoniste in primo piano Drag, Transgender e Dyke prevalentemente di colore (e qui per “di colore” si intendono anche i Latinos, perché loro chiamano la nostra etnia “bianchi”). Di uomini gay ovviamente ce ne erano ma non erano, all’interno del locale né la maggioranza, né la parte più attiva nella rivolta. La ormai storica scarpa lanciata da Sylvia Rivera (tra
MISS TRANS ITALIA? NO, GRAZIE
Leggo un articolo-intervista a Domenico “Megu” Chionetti della Comunità di San Benedetto sul “Fatto Quotidiano che ha come argomento l’elezione di Miss Trans a Genova che non mi convince per nulla. Altrettanto non mi convince l’intervista su YouTube a Rossella Bianchi, presidente dell’Associazione Princesa.
Prima di procedere con la lettura di questo fondo vi consiglio di leggere e ascoltare i link forniti, ma in ogni caso vorrei spiegare perché Rainbow Pangender e Pansessuale, pur invitata, non ha aderito a questa manifestazione.
TUTTI SUI BUS CONTRO LE PANFOBIE RASSEGNA STAMPA/VIDEO
grazie a Genova24.it per la foto
Successo della manifestazione genovese di solidarietà all’uomo aggredito e portato in fin di vita da un gruppo di ragazzi fobici. Presto una galleria fotografica. Le prime reazioni dei media:
- Il secolo XIX on line (video)
- Genova 24.it video e articolo
- TeleNord (video)
- TG3 Regione Liguria della Notte (solo in apertura di TG) (7/agosto)
- Genova Quotidiana (7 agosto)
COMUNICATO STAMPA “PANFOBIE” (4 agosto 2015)
Oggi è accaduto qualcosa di significativo a Genova. Qualcosa che di per sé, si spera, non avrà gravissime implicazioni, ma che denuncia un avvitamento del clima di fobia generale che sta prendendo sempre più persone, specie i giovani. Dei ragazzi, un piccolo branco composto da “maschi” e “femmine”, su un autobus, inizia a notare un uomo vestito secondo un proprio stile non abituale. Una delle ragazze, fidanzata con uno del piccolo branco, vedendolo “diverso” da sé e dai suoi amici, magari con abiti colorati e sgargianti, si fa condizionare dalle fobie e inizia a vedere che quell’uomo, proprio quell’uomo strano sta “adocchiando” il suo (suo nel senso di proprietà privata) boy. E’ un attimo…. Lei lo dice al branco e questo non tarda a reagire pestando l’uomo fino a ridurlo in condizioni tali da essere tenuto sotto coma farmacologico a ore di distanza dall’accaduto. Accanto a questo uomo “alieno” c’era una sua amica o forse la sua compagna. Lui non era “omosessuale”. Semplicemente esprimeva, attraverso gli abiti (immaginiamo anche attraverso gli atteggiamenti individuali) il suo stile, il suo modo di essere, pensare, identificarsi, darsi una propria individualità identitaria…. Dentro una “Società” dove i “Neri” vanno cacciati in mare, i gay non devono avere diritti affettivi, le persone transgender sono delle “baracconate” (e meglio così perché “ci pensi a trovarsi una normalissima ragazza con la sorpresa quando si è a letto? “Si, ci penso, ma penso soprattutto al rischio che sta correndo lei di morire), dove il mito dell’omologazione come via per l’accettazione si scontra quotidianamente con la voglia di “sperimentare” tipica dell’età giovanile, dove si pensa (li si fa pensare) che le soluzioni sono sempre e solo individuali, che “mors tua” è “vita mea”, cosa aspettarsi d’altro? Insieme alla solidarietà totale verso la vittima, abbiamo pensato a diffondere un Comunicato Stampa che cercasse di andare oltre il gioco delle parti tra “buoni e cattivi”, tra “criminali e vittime” quando i criminali, spesso, si nascondono dietro quel che questi giovani riescono a capire.
Clicca Qui il nostro Comunicato Stampa
inviato poche decine di minuti fa ai media
legge164
Legge 14 aprile 1982, n. 164
(in Gazz. Uff., 19 aprile, n. 106).
Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso.
Art. 1
La rettificazione di fa in forza di sentenza del tribunale passata in giudicato che attribuisca ad una persona sesso diverso da quello enunciato nell’atto di nascita a seguito di intervenute modificazioni dei caratteri sessuali. (*)
legge903
Legge 9 dicembre 1977, n° 903
Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro
(in recepimento della Direttiva Europea 206/77)
Art. 1
E’ vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso ai lavoro indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività, a tutti i livelli della gerarchia professionale. La discriminazione
Legge di Malta sull’Identità di Genere (English only)
Scarica il file in .pdf:
Malta_GIGESC_trans_law_2015
LEGGE ARGENTINA SU IDENTITA’ DI GENERE
LEGGE ARGENTINA SULL’IDENTITÀ DI GENERE 2012
Traduzione di Mirella Izzo (art. 12-15 a cura di Gabriella Friso – Certi Diritti)
IDENTITA’ DI GENERE Legge 26.743 Sancisce il diritto all’identità di genere degli individui.
Approvata: 9 Maggio del 2012 Promulgata: 23 Maggio 23 del 2012
Articolo 1 – Il diritto alla identità di genere.
Ogni persona ha diritto:
a) al riconoscimento della propria identità di genere;
b) Al libero sviluppo della sua persona in base alla propria identità di genere;
c) Ad essere trattata in conformità con la propria identità di genere, e in particolare, di essere identificata in questo modo attraverso gli strumenti che dimostrano la propria identità rispetto al nome usato, immagine e sesso con cui si è registrata.
Risoluzione Del Parlamento Europeo 2048 (2015)
traduzione provvisoria a cura di Mirella Izzo
La discriminazione nei confronti delle persone transgender in Europa
Autori: Assemblea parlamentare
Origine – il dibattito dell’Assemblea del 22 aprile 2015 (15 ° seduta) (vedi doc 13742, relazione della commissione per l’uguaglianza e non discriminazione, relatrice: Deborah Schembri.). Testo adottato dall’Assemblea il 22 aprile 2015 (15 ° seduta).
- L’Assemblea parlamentare si rammarica del fatto che le persone transessuali devono affrontare una diffusa discriminazione in Europa. Cosa che si esprime in svariate forme, tra cui la difficoltà di accesso al lavoro, alloggio e salute, e le persone transgender sono spesso vittime di violenze verbali, crimini d’odio, bullismo e violenza fisica e psicologica. Le persone transgender sono anche particolarmente a rischio di discriminazione multipla. Il fatto