Il Pride Liguria 2016 ha finalmente una data: si terrà il 18 giugno e sarà inserito nell’onda Pride nazionale con l’obiettivo di promuovere i temi della laicità, dell’autodeterminazione e del rispetto delle differenze. Sarà preceduto e anticipato il 17 maggio da Coloratamente Giornata Internazionale contro l’omotransfobia.
Un appuntamento importante e tanto più in Liguria dove la Regione guidata da Toti e Rixi ha appena varato una proposta di legge a sostegno della famiglia, quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. E tutte le altre unioni? I separati in attesa di divorzio, i conviventi etero ed omosessuali, le madri single? Ricordiamo ai nostri illuminati politici che la Liguria ha il più alto tasso di separazioni d’Italia: sono 448,8 su mille matrimoni, contro i 245,8 a Sud e i 371,9 a Nordovest. Non solo: ha anche il più alto numero di famiglie composte da una sola persona, che ammontano al 40,9 per cento del totale contro il 31 per cento della media nazionale (censimento Istat 2013) e non sono tutte anziane vedove o divorziate. Ricordiamo anche al governatore ligure che in Parlamento è in via di approvazione una legge che regolamenta le unioni civili e che sono ormai sotto gli occhi di tutti e tutte, famiglie molto diverse composte da padri e madri single, da separati o divorziati che mettono insieme un nuovo nucleo, magari con figli e figlie, famiglie di padri e madri omosessuali e transessuali. Perché discriminare tutte queste famiglie e prevedere bonus fiscali e agevolazioni per asili e abitazioni esclusivamente per le “coppie unite in matrimonio”?
Il nostro Coordinamento Liguria Rainbow è nato da oltre due anni e riunisce le principali associazioni lgbt, laiche e femministe della Liguria nonché singole e singoli della società civile. Siamo giovani e meno giovani, etero e omosessuali, uniti dal desiderio comune di ottenere la pari dignità di tutte le persone indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall‘identità di genere, come ci insegna l’articolo 3 della nostra Costituzione nella convinzione che una società liberata dagli stereotipi e dai pregiudizi sia una comunità in cui tutte e tutti siamo più liberi, eguali e realizzati. Con lo stesso impegno combattiamo la violenza degli uomini sulle donne che continua a perpetrarsi anche nella nostra regione. A proposito, governatore Toti: i Centri antiviolenza devono essere al centro delle politiche regionali contro la violenza di genere e vanno adeguatamente finanziati perché non si tratta purtroppo di una emergenza ma di fenomeni strutturali. Ricordando lo Human Pride del 2015, che avevamo chiamato festa dell’indipendenza dagli stereotipi, segnaliamo che prima del Pride del 18 giugno 2016 organizzeremo ColorataMente e ColorataCena a cui stiamo lavorando e di cui presto forniremo tutti i particolari.
Coordinamento Liguria Rainbow