LA CULTURA DEI “DUE SPIRITI” NELLA CULTURA DEI NATIVI AMERICANI
traduzioni a cura di Mirella Izzo e Mirella Izzo e Matteo Manetti
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Lo Spirito “Berdache”
Nel 1530, l’esploratore spagnolo Cabeza de Vaca scrisse nel suo diario di aver visto maschi nativi indiani addolciti nelle tribù della Florida che vestivano e lavoravano come donne. PIù tardi, nel sudovest, i Conquistadores spagnoli nel 17esimo secolo, gli scritti dei missionari cattolici del 15esimo secolo, i venditori di pellicce francesi e i coloni inglesi, nel nordovest, confermavano lo stesso fenomeno in altre tribù.
Più tardi gli antropologi culturali documentarono questo “status” di “terzo sesso” (gender ndt) in almeno altre 120 tribù nord-americane e in numerose altre culture in tutto il mondo.
Gli europei chiamarono questo tipo di persone “berdache” parola che deriva dal pers
iano “bardaj”, originariamente termine che indicava parnter omosessuali passivi, in genere graziosi, o ragazzi effemminati. Ma, i berdache indiani erano molto differenti dalla visione europea dei “berdaj” come “eretici sodomiti”, così come scritto dai crociati quando invasero la Persia nel Medio Evo.
Al contrario, le culture native indiane sembrano abbracciare la nozione di un’opposta
identità di genere, differente dal proprio sesso anatomico SENZA alcuna implicazione riferita alle preferenze sessuali. I “Berdache” erano visti in genere dalle tribù native come persone dotate di uno stato quasi Sacro.