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PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LE NUOVE FAMIGLIE” DI MARIO MOISIO

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L’associazione rainbow pangender pansessuale genova liguria gaynet

In collaborazione con Associazione Famiglie Arcobaleno e Coordinamento Liguria Rainbow

Mario Moisio presenta il libro Le nuove famiglie

Diritti, doveri, laicità, modernità con riflessioni sulle famiglie omogenitoriali e le prospettive future alla luce dei più recenti avvenimenti sociali e giuridici.
Questo evento è patrocinato dal Municipio Centro Est e dal Comune di Genova

TRADUZIONE (UNOFFICIAL) DELLA LEGGE DI MALTA SU IDENTITA’ DI GENERE E CARATTERISTICHE SESSUALI (2015)

Malta:
Legge per il riconoscimento e la registrazione del genere di una persona e per regolare gli effetti di un tale cambiamento, nonché  il riconoscimento e la tutela delle caratteristiche sessuali di una persona.

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Bandiera di Malta

traduzione di Mirella Izzo (copyright riservato, vietata duplicazione in altri siti, consentito il link qui o su De/Generi di Mirella Izzo)

(L.S.) MARIE LOUISE

COLEIRO PRECA

Presidente

14th Aprile, 2015

Legge numero. XI del 2015

UNA legge per il riconoscimento e la registrazione del genere di una persona e per regolare gli effetti di un tale cambiamento, nonché  il riconoscimento e la tutela delle caratteristiche sessuali di una persona.

Sia convertito in legge dal Presidente, dal par

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ESPONIAMO UNA BANDIERA DI MALTA IL 3 SETTEMBRE 2015

un intervento di Mirella Izzo che volentieri ospitiamo. Link originale dal blog De/Generi

PERCHE’  UN MOVIMENTO PER I DIRITTI
DELLE PERSONE LESBICHE O GAY, O TRANSGENDER
O INTERSESSUALE O ALTRO
POTREBBE PROPORRE
DI ESPORRE UNA
BANDIERA DI MALTA
IN OCCASIONE DELLA PARTITA DI CALCIO 
ITALIA MALTA PER LE QUALIFICAZIONI EUROPEE
del 3 settembre p.v.

Malta ha, dal 2014, una legge sui matrimoni omosessuali parificati ed anche la più avanzata legge al mondo (insieme all’Argentina) sul diritto alla propria Identità di Genere autodeterminata.

Malta è un paese che appartiene alla stessa nostra “comunità” chiamata Unione Europea… ed appare a noi, popolo italiano, una realtà talmente estranea, da sembrare extraterrestre.

Non mi sfugge che, a causa della tradizione cattolica, Malta sia anche e contemporaneamente, un paese in cui è ancora illegale l’aborto e non mi sfugge che da un punto di vista femminista, Malta non sia certo da prendere ad esempio.

E’ però evidente che solo dal 2013 Malta è governata da un partito Laburista e che queste due legislazioni su matrimoni omosessuali e diritto all’Identità di Genere autodeterminata (transgender, gender variant, gender queer e, per come è strutturata la legge locale, anche intersessuali) sono state approvate entrambe tra il 2014 e il 2015 e che, quasi certamente, faranno da traino per una regolamentazione anche dell’aborto.
Spesso, in altri paesi, le leggi su Divorzio e Aborto sono state precursore di leggi avanzate su omosessualità e Identità di Genere, quindi, se per una volta accadesse il contrario, non ci sarebbe da gridare allo scandalo.

Fatico a credere che un Governo che ha approvato leggi “modello” su questi temi voglia a lungo passare come uno tra i pochi che non regola la pur – spesso – drammatica situazione dell’Aborto.

Corte Costituzionale (timidamente) sulle Unioni Civili/Matrimonio tra persone dello stesso sesso e Corte di Cassazione (a voce alta) sul diritto all’Identità di Genere (transgender e intersessuali) si sono espresse chiaramente proprio negli stessi anni in cui a Malta le leggi le facevano.

Una recente Risoluzione UE qualifica la legge di Malta sull’Identità di Genere, come un modello per tutti gli altri Paesi della Comunità.

Peccato che la politica sia capace di essere sorda anche di fronte alla Giustizia Italiana e persino Europea (per cui paga penali ogni anno con i soldi rubati, questi si, a tutti i cittadini).
Uno Stato non lo si può mettere in “galera” (peraltro un metodo barbaro nel 99% dei casi per “redimere” chi sbaglia) e allora gli si impongono penali su penali.

Vorrei lanciare da questo blog un po’ abbandonato
un appello:

CITTADINI (E CHI E’ IN ATTESA).
ETEROSESSUALI, BISESSUALI, OMOSESSUALI, TRANSGENDER (TRANSESSUALI), INTERSESSUATI (ed altro) 
DATE UN SEGNO DI DISGUSTO VERSO LA POLITICA ITALIANA
INCAPACE DI RISOLVERE CON DIGNITA’ I DIRITTI CIVILI DI ALCUNE MINORANZE
CHE SONO VOSTRI VICINIDI CASA, COLLEGHI,
FIGLI E FIGLIE, MADRI E PADRI, ZII E ZIE, AMICI ED AMICHE
O CHE VEDETE SOLO DI NOTTE SUI MARCIAPIEDI DELLE STRADE
RIDOTTE A CONDIZIONI DI SEMI SCHIAVITU’
CUI SI SOMMA L’ASSENZA DI DIRITTI PER LA CONDIZIONE DI GENERE ALLA OBBLIGATA CLANDESTINITA’
SENZA POSSIBILITA’ DI INSERIMENTO SOCIALE

MANIFESTIAMO

CON UN SEGNO PICCOLO MA TANGIBILE DALLE FINESTRE E DAI TERRAZZI

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GENERI E ORIENTAMENTI

SESSO NEUTRO?SECONDO UN SONDAGGIO INGLESE I GIOVANI NON SONO NE’ ETERO NE’ GAY MA NEUTRI.
UN’INDAGINE SBAGLIATA

 

il Sito Affari Italiani riporta una sintesi di una ricerca ufficiale promossa da YouGov, importante società di rilevazioni statistiche del Regno Unito. L’indagine si è svolta intervistando 1632 persone, utilizzando una scala sulla quale le persone sottoposte al sondaggio,si dovevano posizionare tra “eterosessuali” e “omosessuali” (e bisessuali). Il risultato che “sconvol

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LEGGE ARGENTINA SU IDENTITA’ DI GENERE

LEGGE ARGENTINA SULL’IDENTITÀ DI GENERE 2012

Traduzione di Mirella Izzo (art. 12-15 a cura di Gabriella Friso – Certi Diritti)
IDENTITA’ DI GENERE Legge 26.743 Sancisce il diritto all’identità di genere degli individui.
Approvata: 9 Maggio del 2012 Promulgata: 23 Maggio 23 del 2012

Articolo 1 – Il diritto alla identità di genere. 
Ogni persona ha diritto:
a) al riconoscimento della propria identità di genere;
b) Al libero sviluppo della sua persona in base alla propria identità di genere;
c) Ad essere trattata in conformità con la propria identità di genere, e in particolare, di essere identificata in questo modo attraverso gli strumenti che dimostrano la propria identità rispetto al nome usato, immagine e sesso con cui si è registrata.

Articolo 2 – Definizione. 

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Risoluzione Del Parlamento Europeo 2048 (2015)

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testo originale

traduzione provvisoria a cura di Mirella Izzo

La discriminazione nei confronti delle persone transgender in Europa

Autori: Assemblea parlamentare

Origine – il dibattito dell’Assemblea del 22 aprile 2015 (15 ° seduta) (vedi doc 13742, relazione della commissione per l’uguaglianza e non discriminazione, relatrice: Deborah Schembri.). Testo adottato dall’Assemblea il 22 aprile 2015 (15 ° seduta).

  1. L’Assemblea parlamentare si rammarica del fatto che le persone transessuali devono affrontare una diffusa discriminazione in Europa. Cosa che si esprime in svariate forme, tra cui la difficoltà di accesso al lavoro, alloggio e salute, e le persone transgender sono spesso vittime di violenze verbali, crimini d’odio, bullismo e violenza fisica e psicologica. Le persone transgender sono anche particolarmente a rischio di discriminazione multipla. Il fatto
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